sabato 21 luglio 2007

Cimitero Militare Italiano di Adigrat, Cimetière militaire Italien de Adigrat, Adigrat Italian War Cemetery,



In questo cimitero ci sono sepolti circa 765 soldati e civili italiani morti durante l'occupazione dell'Etiopia tra il 1935 e il 1938.
C' è voluto più tempo per ritrovare il cimitero dentro Adigrat che per venire da Hawsien-Sinkata.
Dall'unica rotatoria che esiste nel centro della città, prendere a destra venendo da Sinkata/Macalle'. Qui si vede, tra i rami di un albero, un cartello che indica "Italian War Cemetery". Finisce la strada asfaltata e si arriva ad una biforcazione di strade in terra battuta, andare a sinistra direzione APF (Adigrat Pharmaceutical Factory). Prendere, a destra, la prima pista larga in terra battuta ed in fondo si incontrano tre colonne in pietra che indicano che siamo entrati in un complesso militare etiope. A fianco c'è una antenna a traliccio. A destra a circa 300 metri di vede il nostro vecchio forte di Adigrat, ora tutta zona militare. Impossibile scattare foto. Si attraversa la caserma tra due alti muri in blocchetti di cemento e finalmente si arriva davanti al cancello della APF che vediamo sulla destra. Fatti un centinaio di metri, sempre sulla destra, si trova una stretta e pessima pista tra due file di fichi d'india, con punte di roccia taglienti, ottime per squarciare i copertoni.
Sulla sinistra c'é un piccolo cartello con scritto: Gola Junior School. Da qui, o si ha un bravo autista e un ottimo fuoristrada oppure si va a piedi per circa un chilometro.
Il cimitero è tenuto bene. Solo la bandiera è ridotta ad uno straccio. Spero di poterla cambiare presto.

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Adigrat Italian war cemetery commemorates some 765 Italian soldiers and civilians died between 1935 and 1938.

5 commenti:

  1. UNA GUERRA LONTANA E DIMENTICATA ANCHE PERCHE' IL PERIODO 1935-1936 RAPPRESENTA UN MOMENTO DI MASSIMA ESALTAZIONE E CONSENSO DA PARTE DEGLI ITALIANI PER IL REGIME FASCISTA. è IL MOMENTO IN CUI SI FORMA L' IMPERO. L' ORGOGLIO ITALIANO ..DI ESSERE ITALIANO ( E NON FASCISTA) RAGGIUNGE IL MASSIMO GRADO. POI LA STORIA CAMBIA CORSO E L' ITALIANO VUOLE DIMENTICARE ... MA LA STORIA VA CONOSCIUTA ED ACCETTATA PERCHE' è NELLE NOSTRE RADICI. MICHELE

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  2. E' stata un'emozione, mi sono commosso nell'averlo visitato edd è molto ben tenuto. Quello che mi ha addolorato e fatto vergognare però è il fatto che per arrivarci non c'è non dico una strada ma neanche una pista, nessun cartello o indicazione. Si deve passare in mezzo alla campagna sassosa e scoscesa e se non c'è una guida che ci accompagna, nessuno lo troverebbe. Il governo italiano dovrebbbe curarsi di farcela una pista per arrivarci
    Felice Masi da Roma 15 marzo 2009

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  3. Mio nonno, Nicola Bertuccio, è morto a Gondar in quel periodo e nessuno ha mai saputo dove fosse sepolto. Sai per caso se è possibile contattare qualcuno per sapere se è sepolto in quel cimitero?
    Grazie

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  4. Sono stato pochi giorni fa in quel cimitero, durante un tour nell'Etiopia. Mi ha addolorato vedere lo stato di abbandono in cui versa il cimitero. Neanche una bandiera italiana! Non esistono indicazioni né strada. Solo con la nostra guida e su un 4x4 siamo potuti arrivare fin lì. Una vergogna per quei poveri caduti!

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  5. Mi dispiace sinceramente leggere questo, perché lo ritengo vero. Del resto, se ci capita di confrontare come sono tenuto i cimiteri dei soldati Alleati e Germanici e come sono tenuti quelli dei militari ITALIANI - qui in Italia! - mi figuro quello che ha visitato Lei. Posso solo esprimere tanta solidarietà.(Molti amici di mio Padre sono tra quei 765).
    Alessandro Peppoloni - Roma

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