sabato 19 maggio 2007

Paesaggi Etiopi, Paysages Ethiopiens, Ethiopians Landscapes



Bucorvo Abissino ( Bucorvus Abyssinicus). Fotografato sulla strada da Sekota a Lalibela.
Photograph taken on the road from Sekota to Lalibela. Abyssinian Ground Hornbill.






 Uno stormo di avvoltoi-grifoni in attesa di una carcassa da spolpare.
A flock of vultures await a carcass to devour.



Montagne lungo la strada. Mountains along the road.


L'attraversamento del Fiume Tagazzè. Nuove campate in ferro hanno preso il posto delle vecchie montate dagli italiani nel 1936 e che si vedono marcire a valle del ponte stesso. Da una vecchia foto scattata nel 1936, la zona intorno al ponte era completamente ricoperta da bosco. Oggi la zona si presenta quasi spoglia di vegetazione.
An overpass on the Tagazzé River. New iron works have taken the place at the old ones built by the Italians in 1936 that can be seen rotting beneath the bridge.


Un vecchio distributore AGIP ormai chiuso da tempo.
An old AGIP gas station closed many years ago.




La strada, con ardite salite e curve, riesce sempre a stupirti.
The roads with arduous curves and heights are always surprising.



 Attraversamento di un fiume. A river crossing.



 Il basolato costruito dagli Italiani nel 1936 resiste ancora all'usura del tempo. Non c'é Ditta Cinese che possa fare qualcosa di simile.
Fontanelle ed abbeveratoi lungo la strada Endà Sellassiè-Gondar costruite nel 1936.
Fountaines and drinking troughs along the road from Endà Sellassiè to Gondar built in 1936.

La strada che conduce da Endà Sellassiè (Sciré) a Gondar, costruita dagli italiani durante l'occupazione dell'Etiopia, credo che sia una delle più ardite vie di comunicazione mai da me percorse in Africa. Attraversa vallate e risale montagne per poi di nuovo scendere fino ad attraversare fiumi importanti come il Tagazzè. Numerossime sono le opere d'arte ancora in ottimo stato a dispetto del tempo e dell'incuria. Per molti chilometri taglia le montagne sul loro fianco con precipizi da capogiro, poichè ormai i muretti di protezione sono stati spazzati via. Risalendo la montagna dal Fiume Tagazzè percorrendo le interminabili curve e controcurve, si arriva a quota 1768 metri da dove vi ammira benissimo la vetta più alta dell'Etiopia il monte Ras Dascian. Bellissima. La rifarei ancora.

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The road from Endà Sellassiè to Gondar, built by the Italians during their occupation in Ethiopia, is in my opinion one of the most arduous roads in Africa. It goes through valleys, up mountains and through important rivers, such as the Tagazzé. There are several works of art despite the abandonment. Many walls of protection have crumbled along the mountains roads. The highest point at 1768 meters is where one can admire the highest peak of Ethiopia called the Ras Dascian. I would climb it again and the company was great.

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