lunedì 19 febbraio 2007

Cimitero Militare Italiano di Macallè - Forte Galliano, Cimetière Militaire Italien de Macallè, Macallè Italian War Cemetery


I resti del Forte Galliano sulla collina che domina la città di Macallé.
Les ruines du Fort Galliano sur la colline qui domine la ville de Macallé.




 Il Massiccio dell' Amba Aradam visto da Macallé.


 Una lapide sul muro di cinta. Une pierre tombale sur le mur d'enceinte.


Il Cimitero Militare Italiano di Macallè
Le cimitière militaire italien de Macallé.


Il piccolo cimitero sorge dietro il vecchio Forte Galliano, all'interno del complesso della nuova università di Macallè. Per visitarlo è necessario passare tra le forche caudine dei guardiani al cancello dell'università. Qualche volta danno un accompagnatore per far da guida o controllo, altre volte, dopo un po ci si mette d'accordo e si entra da soli. E' ben fatto, ci saranno circa 500 tombe (ossari). Il vecchio guardiano un po burbero, spero che sia andato in pensione, poiché l'ultima volta, che ho visitato il cimitero, ho trovato due giovanotti che si sono presentati con il libro dei visitatori da firmare e lasciare un commento con un po di mancia. Sicuramente questa iniziativa è stata presa dal nuovo Ambasciatore Italiano ad Addis Abeba , Raffaele de Lutio. Ogni volta debbo insistere che l'erbaccia va tolta e che le piante vanno innaffiate. I colleghi non capirono il perché di questa preoccupazione di tenere pulito il cimitero che è anche un pezzetto di Patria...(a qualcuno e` scappato detto: erano solo degli sporchi fascisti...) a chi legge ogni commento. Per chi non è d'accordo, ogni volta, che parte un amico o un collega per Macallè gli do un po di euro per il guardiano affinché quei poveri resti abbiano un luogo dignitoso dove riposare per sempre.
Militari italiani al Forte Galliano nell'ottobre del 1935

Vicinissimo c'è il Forte Galliano. C'è rimasto ben poco della vecchia struttura. Un bruttissimo cartellone pubblicitario è stato proprio montato sul forte stesso. Nella guerra 1895-1896, Giuseppe Galliano, capitano dell'esercito italiano, ritardò l'avanzata di Manelik resistendo nel forte di Enda Jesus (in seguito chiamato Forte Galliano), nei pressi di Macallè e né
usci con l'onore delle armi il 21.01.1896. Rientrato nelle linee italiane, cadde in combattimento ad Adua nel 1896.

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Le petit cimetière est situé derrière le vieux Fort Galliano, à l’intérieur du complexe de la nouvelle université de Macallé. Pour le visiter il faut d’abord passer sous les « Fourches Caudines » des gardiens qui surveillent l’entrée de l’université. Lors des premières visites ils vous imposent un accompagnateur qui vous sert de guide ; ensuite lorsqu’ils vous connaissent, ils vous laissent aller seul. La première impression que l’on ressent dans ce lieu est la dignité. Il y a environ 500 tombes (ossuaires). Lors de ma dernière visite, je n’ai plus vu le vieux gardien, un peu antipathique, mais deux jeunes qui se sont présentés avec un livre d’or pour recueillir commentaires et signature des visiteurs et recevoir un petit pourboire par la même occasion. Cette heureuse initiative a certainement été prise par le nouvel ambassadeur l’Italie à Addis Abeba, Raffaele de Lutio.
A chacune de mes visites, je dois répéter qu’il faut enlever les mauvaises herbes et arroser les plantes. Les collègues ne comprennent pas pourquoi je tiens particulièrement à ce que ce cimetière soit entretenu. Certains ne comprennent pas et critiquent et osent prétendre que de toutes façons ce n’étaient que des fascistes. Je vous laisse juges. Pour ma part, chaque fois qu’un collègue part pour Macallé, je lui confie quelques euros pour le gardien afin que les restes de ces personnes reposent en paix dans un lieu digne.
A deux pas se trouve le Fort Galliano. Pendant la guerre 1895-1896, Giuseppe Galliano, capitaine dans l’armée italienne, retarda l’avance de Manelik, en résistant dans le Fort de Enda Jesus (appelé ensuite Fort Galliano). Il en sortit avec l’honneur des armes le 21 janvier 1896. Il mourut ensuite au combat à Adua en 1896.

20 commenti:

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  2. Fai bene a lamentarti affinchè il cimitero venga tenuto in ordine.

    Quei colleghi che non capiscono, o non vogliono capire, non cancelleranno mai quello che è stato fatto; loro non lò faranno mai.

    A presto e continua a vigilare.

    Benito

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  3. In questo cimitero è sepolto il mio bisnonno, carabiniere morto nel 1936, ucciso da un colpo di pistola, nel tentativo di sedare una rivolta tra ascari. Lui non era un fascista, era un uomo, valoroso, che viveva in quel contesto storico ed è partito volontario in terra d'Africa. Ha ricevuto una medaglia d'oro alla memoria, ma se fosse vissuto in altra epoca, avrebbe avuto tutti gli onori di stato, come gli altri nostri militari partiti e morti per la patria. Wilma Zanelli

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  4. guardando le foto ho pensato la stessa cosa,come mai questo cimitero è in queste condizioni????
    si puo essere concordi o meno con le idee politiche del tempo,ma quello è suolo patrio dove per giunta riposano nostri connazionali
    forse addirittura parenti,caduti in terra d'africa e DEVONO essere rispettati.
    tommaso.

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  5. Ciao , mi piace questo tuo blog . Vorrei contattarti via mail per avere qualche informazione in più sul tuo mal d'africa che mi ricorda tanto quello di cui parlava mio padre ,pilota della squadriglia la disperata durante la guerra d'etiopia . costanza

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  6. per Costanza: giannidea@gmail.com

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  7. Grazie dell'opera santa che svolgi a Macallè. Io son rimasto legato a Macallè fin da ragazzo (anni '50)dato che in casa esistevano tanti volumetti dell' "Enciclopedia dei Miei Ragazzi" edizioni Salani Tutti libri bellissimi ma il più bello per me era "I tre di Macallè".....e Macallè è ancòra oggi nella mia memoria di settantenne:complimenti.
    Enrico Tortora (GE)

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  8. Sono nata il 18 02 1936. Mio zio si trovava in Africa soldato insieme a tanti altri ragazzi e scrisse a mia mamma che era incinta di me che
    nel caso fosse nata una bambina le suggeriva di darle il nome: Enda Jesus. Forse non ci crederai ma io mi chiamo così.Ti ringrazio di avermi dato tutte queste notizie riguardo all'origine del mio nome. Mio zio, che è moto da tempo, mi aveva accennato qualcosa in merito ma grazie a te e ad internet ho avuto molti dettagli. Grazie di cuore.

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  9. ciao
    cerco il posto dove riposa il fretello di mio nonnno (mio zio) tenente Di vita Ferderico medagila d'argento alla memoria
    morto al passo del mecan 31/03/1936,
    dove posso trovare informazioni?
    grazie in anticipo a tutti quelli che possono aitarmi
    vincenzo-divita@dellafiore.com

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  10. salve a tutti, sono pronipote di un caduto : medaglia d'oro valor militare, Carabiniere Antonino Alessi deceduto a Chiangi Mariam- Mendida il 23 agosto 1938. La salma si trova ancora in Africa Orientale, qualcuno sa percaso dove ? é possibile avere foto dell'attuale tomba? Grazie a tutti

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  11. vincenzo-divita@dellafiore.com
    questo indirizzo email non e' corretto. Desideravo risponderti.

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  12. Ciao, non riesco a trovare dove si trova in Etiopia la localita' di Chiangi Mariam, sei sicuro che il nome sia scritto bene. Al limite scrivi a Onorcaduti a Roma e loro ti risponderanno senza meno dove si trova sepolto esattamente. Per la foto della tomba attuale la vedo un po piu difficile.

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    1. grazie, mi attiverò per questa strada. comunque il nome della località è quello dichiarato nel medagliere dei Carabinieri. Altro non so.

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  13. Luogo Sepoltura: MACALLE'- LAPIDI MURALI
    Data Decesso: 21/1/1936

    Vorrei fare un regalo a mio padre di 90 anni mostrandoci una foto e/o un filmato della lapide di mio nonno. Qualcuno mi sa indicare dove sono ubicate queste lapidi e la persona a cui posso rivolgermi nella speranza di far felice un vecchio genitore. Grazie, il mio indirizzo mail mscangelo@libero.it

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  14. Ho una splendida foto di mio padre in posa a Forte Galliano. Se gradita come posso fare a pubblicarla?
    cielle1@alice.it

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  15. salve, sono riuscito a sapere che la salma di Antonino Alessi si trova nel cimitero militare italiano di Addis Abeba, qualcuno si trova in zona o sa chi contattare per avere qualche foto? Vi ringrazio anticipatamente

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  16. Sono stato pochi giorni fa a visitare il Cimitero di maccallè e l'ho trovato in ordine, ben recintato e curato anche se tutt'intorno fervono i lavori di ampliamento dell'Università
    Le tombe e il campo sono curati e ben tenuti
    Il custode anziano ci ha portato il libro delle memorie con rispetto e attenzione
    Non so di chi sia il merito ma il risultato è evidente
    Grazie!!!

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  17. Ho visitato il Cimitero pochi giorni fa
    Le tombe ed il verde sono ben tenuti e curati ed il custode ci ha portato il libro degli ospiti per scrivere il nostro saluto
    Nulla da dire: in mezzo ai lavori di ampliamento dell'Università questo luogo è rispettato e ben custodito
    Chi vi è sepolto non è assolutamente dimenticato

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  18. ....dopo l'inutile ricerca del cimitero di guerra italiano a Gondar, dove anche con l'aiuto della guida parlante italiano (!) (e non è facile in quella che fu una nostra colonia), inutile in quando pare che il cimitero sia ormai distrutto per fare posto ad una nuova costruzione (e i resti dei caduti?) e dopo avere trovato le lapidi avvolte da erbacce e ammassate in un lurido luogo attiguo al castello di Gondar, dopo questa inutile e triste ricerca, siamo partiti per Makalle. Qui grazie a Dio, è tutto diverso: si può dire che i nostri compatrioti abbiano una dignitosa sepoltura e un onorevole ricordo.
    Il cimitero è in buono stato, la bandiera italiana sventola nuova e sgargiante come neanche in Italia se ne vedono. Trovare il cimitero non è difficile, è in collina all'Interno della città universitaria, ci si arriva comodamente in auto, restano solo un centinaio di metri da fare a piedi per i lavori stradali. È all'interno di un boschetto, il cancello ha un lucchetto ma era aperto, il guardiano comunque avvisato dalla guida è arrivato immediatamente, divisa Kaki e berretto militare (ricordarsi di lasciare una piccola mancia, parla ancora un poco di italiano ed è fiero del suo ruolo). Il cimitero e'ad anfiteatro, come due braccia che avvolgono i nostri caduti, su tutti i lati delle braccia la struggente sfilata delle lapidi, nomi gradi e date del decesso.......
    In mezzo un poco rialzato l'altare, tutto sormontato da una grande Croce.
    All'ingresso poi il guardiano vi farà firmare (volendo) il registro delle visite.
    .......non c'è altro da dire, dipende dal sentire individuale, il pensiero va ai compatrioti caduti per un ideale superiore, oggi che in Italia siamo immersi in meschinissime beghe propagandistiche loro affrontarono immensi sacrifici e fatiche.
    Devo fare un ringraziamento al Console che fa mantenere con dignità questo luogo della memoria!
    Maurizio Gregori

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