Dakar
Transport en commun.
E voilà eccomi catapultato in Senegal.
Dakar ne é la capitale. Ex colonia francese. Il clima è tropicale, ma mitigato dalla vicinanza dell' Oceano Atlantico. Appena sceso dall'aereo si respira un clima europeo impastato a profumi dell' Africa vera. Le gente é alta e slanciata. Mai aggressivi verso lo straniero, ma sempre sorridenti e socievoli. Ci si dà la mano. Se chiedi una informazione in strada, loro per primi allungano la mano per stringere la tua. E poi il profumo del mare, degli alberi in fiore, della frutta; la brezza che mitica il forte caldo. E' il periodo boom dei manghi. Tanti, grandi, profumati, dai colori indescrivibili e dal profumo inebriante...quanto mi siete mancati. Oggi ne ho comperato uno che era grande come una papaia. Deliziosi. Adesso è: mango a colazione, in Mali era: papaia a colazione. Boni li manghi. La città si sta modernizzando. Le vecchie bidonville lasciano il posto a grattacieli o quasi ( non esageriamo). Le strade sono pulite. L 'asfalto non è chiazzato di buche almeno sulle strade principali. Dove é stato possibile hanno piantato alberi. Rotatorie con fontane. Il commercio si svolge sui marciapiedi: dalle venditrici di frutta e verdura al calzolaio, dal barbiere alla signora che ti prepara il caffé, e poi banchetti di materiale elettrico, di pantaloni e camicie, griglie con le brochettes, tessuti, souvenir, giornali. E' un turbinio rilassato di venditori ambulanti i quali osservano i tuoi occhi per carpire anche un minimo interesse alla loro mercanzia, e allora si avvicinano con modi tranquilli e basta un piccolo cenno con la mano per far capire loro se sei interessato o meno. C' é il solito traffico un po' caotico di tutte le città africane. Non si vedono in giro vecchie automobili che impestano l'aria con i loro fumi di scarico. Esiste una legge che vieta l' importazione di mezzi a motore più vecchi di 5 anni. Sono arrivate anche qui le ganasce per le automobili mal parcheggiate ed i vigili urbani sono severissimi.
Dakar ne é la capitale. Ex colonia francese. Il clima è tropicale, ma mitigato dalla vicinanza dell' Oceano Atlantico. Appena sceso dall'aereo si respira un clima europeo impastato a profumi dell' Africa vera. Le gente é alta e slanciata. Mai aggressivi verso lo straniero, ma sempre sorridenti e socievoli. Ci si dà la mano. Se chiedi una informazione in strada, loro per primi allungano la mano per stringere la tua. E poi il profumo del mare, degli alberi in fiore, della frutta; la brezza che mitica il forte caldo. E' il periodo boom dei manghi. Tanti, grandi, profumati, dai colori indescrivibili e dal profumo inebriante...quanto mi siete mancati. Oggi ne ho comperato uno che era grande come una papaia. Deliziosi. Adesso è: mango a colazione, in Mali era: papaia a colazione. Boni li manghi. La città si sta modernizzando. Le vecchie bidonville lasciano il posto a grattacieli o quasi ( non esageriamo). Le strade sono pulite. L 'asfalto non è chiazzato di buche almeno sulle strade principali. Dove é stato possibile hanno piantato alberi. Rotatorie con fontane. Il commercio si svolge sui marciapiedi: dalle venditrici di frutta e verdura al calzolaio, dal barbiere alla signora che ti prepara il caffé, e poi banchetti di materiale elettrico, di pantaloni e camicie, griglie con le brochettes, tessuti, souvenir, giornali. E' un turbinio rilassato di venditori ambulanti i quali osservano i tuoi occhi per carpire anche un minimo interesse alla loro mercanzia, e allora si avvicinano con modi tranquilli e basta un piccolo cenno con la mano per far capire loro se sei interessato o meno. C' é il solito traffico un po' caotico di tutte le città africane. Non si vedono in giro vecchie automobili che impestano l'aria con i loro fumi di scarico. Esiste una legge che vieta l' importazione di mezzi a motore più vecchi di 5 anni. Sono arrivate anche qui le ganasce per le automobili mal parcheggiate ed i vigili urbani sono severissimi.
grande, bellissime le foto! mi sono servite per una ricerca a scuola! grazie! :-)
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