mercoledì 21 febbraio 2007

Lalibela - Etiopia



La Chiesa di Bet Ghiorghis, la più famosa.



Nel pittoresco paese, ombreggiato da enormi ginepri e da contorti ulivi, si annidano le celebri 11 Chiese Monolitiche, che fanno di Lalibela una città santa per gli Etiopi ed il più importante centro artistico insieme ad Axum ed a Gondar. Secondo la tradizione, le chiese sarebbero state costruite da Lalibelà o Lalibalà o Gabrà Mascàl, Imperatore della dinastia Zaguè, prima del 1225, forse ad opera di artigiani copti venuti dall'Egitto o da Gerusalemme. Le chiese, tutte ben orientate, sono scavate in una specie di gres rossastro a grana grossa. La città è attraversata dai torrenti Iordanòs, così detto dal sacro Giordano, e dal Ghiorghis. Tra i due torrenti c'è un gruppo di 7 chiese: Medhame Alèm, Bèt Mariàm, Bèt Danaghèl, Bet Golgotà, Bet Debrè Sina anche detta Bet Mikael, Bet Ghiorghis e la Cappella Sellassiè. All'estremità est del gruppo, in trincea rettangolare, c'è la chiesa Madhame Alèm (Salvatore del Mondo) la più grande delle 7 e una delle più belle di tutto il complesso. All'estremità sud-ovest del paese, in un cortile rettangolare, si trova la chiesa di Ghiorghis, a forma di croce greca. Modanature orizzontali sembrano dividerla in tre piani. A sud del torrente Giordano si trovano 4 chiese: Bet Emanuel, Bet Markorios, Bet Abba Libanos, Gabriè Rafael. Lalibela attualmente rientra nella lista dei luoghi "patrimonio dell'umanità" dell'Unesco.

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