L'antico obelisco egizio a ricordo dei 548 soldati italiani caduti a Dogali il 26 gennaio del 1887. Si trovava eretto davanti la Stazione Termini a Roma. Venne spostato nel 1924 in Via dei Giardini delle Terme di Diocleziano.
Da quando ho messo piede in Etiopia, uno dei passatempi preferiti è quello di curiosare negli angoli più nascosti dei rigattieri, dove sono sprofondate le memorie del nostro passaggio in terra d'Africa.
Questa volta ho scoperto una vecchia cartolina. Un sacerdote che celebra la messa su di un nostro carro leggero battezzato "Dogali" (località in Eritrea dove 548 soldati italiani si scontrarono con circa 9.000 Abissini comandati dal Ras Alula) facente parte di un reggimento di Camicie Nere (Rgt Diamanti?). Era un carro leggerissimo, con lo spessore della corazza quasi inesistente, vere trappole mortali, armato con 2 mitragliatrici da 8 mm. Inviato in Libia, nel 1940, era una formica difronte ai carri armati avversari. Poveri noi.
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Since landing in Ethiopia, once of my favorites pastimes was to meander through remote shops where many memories of our passage in Africa are hidden. I discovered an old postcard. A priest celebrates mass on one of our light tanks baptized "Dogali" part of The Black Shirts Regiment (Diamanti?). It's a light tank with 8 mm machine guns. Sent to Libya, it was but a small ant in comparison to the enemy's tanks. Poor us.
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